BEI: l’adattamento ai cambiamenti climatici è una priorità nazionale per oltre due terzi di italiani
Un’indagine della BEI rivela che l'adattamento ai cambiamenti climatici è una priorità per due terzi degli italiani, i quali riconoscono l’urgenza di investire ora per evitare costi futuri. Secondo l’indagine annuale sul clima della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), l'83% degli italiani ritiene necessario adattare il proprio stile di vita agli effetti dei cambiamenti climatici, una sfida vista come prioritaria per il Paese, subito dopo l’aumento del costo della vita. Con l’Italia sempre più esposta a eventi meteo estremi – dalle ondate di calore alla siccità che colpiscono il sud, ai nubifragi nel nord – cresce la consapevolezza che l’adattamento climatico sia essenziale per proteggere infrastrutture, economie locali e salute. L’analisi BEI evidenzia che il 97% degli italiani riconosce l’importanza di un adattamento strutturato ai cambiamenti climatici, con il 67% che lo considera una vera e propria priorità nazionale. Inoltre, il 91% degli intervistati ritiene necessario avviare investimenti immediati per evitare costi futuri più elevati. Nel 2024, diverse regioni italiane hanno subito gravi danni a causa di condizioni meteo avverse, con ondate di calore e siccità in Sicilia e Sardegna e nubifragi che hanno colpito il Piemonte, l'Emilia-Romagna e le Marche, portando a evacuazioni e allo stato d'emergenza. Questi eventi hanno rafforzato la consapevolezza degli italiani riguardo alla vulnerabilità del territorio nazionale di fronte a fenomeni meteorologici sempre più frequenti e intensi, conseguenza dell’aumento globale delle temperature. Una relazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente sottolinea che l’Europa è attualmente il continente con il riscaldamento climatico più rapido al mondo. La Vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, ha commentato: "Gli eventi climatici estremi rappresentano ormai una realtà concreta per l’Italia. È urgente investire in strategie di adattamento che proteggano le comunità e rafforzino le economie locali. La BEI è al fianco dell’Italia per sostenere progetti che aumentino la resilienza e creino nuovi posti di lavoro". Secondo l’indagine, la popolazione italiana riconosce sempre più che l’adattamento ai cambiamenti climatici è anche un’opportunità economica a lungo termine. Oltre l’83% degli italiani dichiara di dover modificare il proprio stile di vita a causa dei cambiamenti climatici, e il 34% considera l’ipotesi di trasferirsi in aree meno vulnerabili per sfuggire a inondazioni o incendi. Molti, però, lamentano scarsa informazione sui fondi o incentivi pubblici che potrebbero facilitare tali adattamenti. Gli intervistati italiani considerano prioritario l'investimento in: educazione pubblica per promuovere comportamenti responsabili verso i rischi climatici (51%), miglioramento delle infrastrutture locali, come barriere anti-inondazione e reti elettriche resilienti (47%), incremento degli spazi verdi e alberature urbane per mitigare il calore (41%). Un terzo degli italiani ritiene che le industrie e le imprese con impatti maggiori sull’ambiente debbano sostenere i costi delle misure di adattamento, mentre il 34% considera opportuno che le spese siano ripartite equamente. A livello globale, il 59% degli italiani ritiene che il Paese debba impegnarsi maggiormente per sostenere i paesi in via di sviluppo più vulnerabili ai cambiamenti climatici.